
Congo: la guerra dimenticata e la speranza che resiste a Bukavu
In Repubblica Democratica del Congo, migliaia di bambini vivono ogni giorno l’orrore della guerra. Fame, malattie, sfollamenti, abusi: è questo il prezzo che pagano anche i più piccoli, spesso invisibili agli occhi del mondo.
Ma a Bukavu, città di oltre 1 milione di abitanti situata nella provincia del Sud Kivu, a circa 1.600 chilometri da Kinshasa, c’è un luogo dove la speranza resiste: il Centro Nutrizionale della Casa Famiglia Tupendane, gestito da Padre Giovanni Querzani, missionario saveriano in Congo dal 1970.
La storia di Amina
Amina ha solo 9 anni, ma ha già conosciuto la fame, la paura e la perdita della sua famiglia. È scappata dal suo villaggio con i genitori durante un attacco dei guerriglieri. Poi, il silenzio. Nessuno sa dove siano finiti.
È stata trovata sola, affamata e spaventata da Merida, che insieme a Padre Querzani si prende cura dei bambini più vulnerabili. Ora Amina vive nella Casa Famiglia, dove ha finalmente trovato protezione, cure e un pasto caldo. Ma come lei, centinaia di bambini attendono di essere salvati da una vita fatta solo di paura e privazioni.
Una tragedia invisibile
Il Congo è uno dei Paesi più poveri al mondo, nonostante sia tra i più ricchi di risorse naturali. Il 73% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno, e l’accesso a beni primari come acqua potabile, cibo e cure mediche è un lusso per milioni di persone.
Dal 1998, il Paese è insanguinato da un conflitto continuo che ha causato oltre 6 milioni di morti, la maggior parte per fame, malattie e violenze collegate alla guerra. È considerata la crisi umanitaria più letale dalla Seconda Guerra Mondiale.
A febbraio 2025, il gruppo ribelle M23 ha ripreso la sua offensiva nella regione orientale, costringendo più di 500.000 persone a fuggire. Interi villaggi sono stati rasi al suolo. I bambini rappresentano oltre la metà degli sfollati e sono vittime di fame, abusi e arruolamento forzato.
Una tragedia di tali proporzioni dovrebbe scuotere le coscienze. Eppure, i media internazionali tacciono. Perché? Perché il Congo è troppo ricco. Coltan, oro, cobalto, diamanti: le sue risorse fanno gola a multinazionali e potenze straniere che approfittano del caos e dell’instabilità per accaparrarsi ricchezze a basso costo, lasciando la popolazione nella miseria e nell’abbandono.
Padre Querzani: la speranza ha un volto
In mezzo a questa tragedia, Padre Giovanni Querzani continua instancabilmente la sua missione. Ha costruito ospedali, dispensari, ma soprattutto ha creato un luogo sicuro per i bambini abbandonati dalla guerra: la Casa Famiglia Tupendane, dove quasi 300 bambini ricevono ogni giorno protezione, cibo, cure mediche e affetto.
Padre Querzani e il suo staff fanno il possibile, ma l’emergenza cresce. Ogni giorno arrivano nuovi bambini in fuga dalla violenza. Le risorse non bastano. Il tuo aiuto oggi è fondamentale.
Dona ora. Per Amina. Per tutti i bambini di Bukavu.
Ogni giorno può fare la differenza.
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