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🌿 Pasqua 2025 da Bukavu: il messaggio di Padre Querzani

Condivisione, resistenza e speranza in mezzo alla crisi

Come ogni anno, anche in questa Pasqua 2025 vogliamo condividere con voi le parole e gli auguri di Padre Giovanni Querzani, nostro storico referente nella Repubblica Democratica del Congo, che da oltre cinquant’anni è accanto alla popolazione congolese nella tormentata regione del Sud Kivu.

Ci scrive dalla comunità di Panzi, alla periferia di Bukavu, dove sta accompagnando tredici giovani studenti congolesi che si preparano a diventare missionari saveriani: un piccolo segno di speranza in un contesto sempre più fragile e incerto.

Bukavu sotto occupazione: una città paralizzata

Dal gennaio scorso, Bukavu – capoluogo del Sud Kivu – si trova sotto il controllo del movimento ribelle M23/AFC, sostenuto militarmente dal vicino Rwanda. A differenza di quanto accaduto a Goma, la conquista della città è avvenuta senza spargimenti di sangue, ma la popolazione sta affrontando una nuova durissima prova.

La situazione economica è drammatica: tutte le banche sono chiuse, le attività commerciali ferme, il denaro non circola. Le famiglie, già colpite da anni di povertà e instabilità, non riescono più a sostenere la vita quotidiana. Padre Querzani ci racconta con amarezza di una popolazione stremata, confusa, ma ancora resistente.

Una missione che non si ferma

Nonostante l’età e l’handicap della sordità, Padre Giovanni continua a seguire con dedizione le attività della missione. Alcune mattine alla settimana le trascorre nella Casa-Famiglia di Kadutu, dove accoglie bambini malnutriti in condizioni spesso gravissime.

«Ogni volta che arrivo a Kadutu – racconta – vengo accolto dalla gioia festosa di quei bambini. Sono ancora ignari delle tragedie che affliggono il loro Paese, ma grazie all’amore, al cibo e alle cure che ricevono, rifioriscono a vita nuova. È questo che mi dà forza e ottimismo.»

A causa dell’insicurezza crescente, molti bambini non riescono più a frequentare regolarmente il refettorio: per questo, quando possibile, si consegna loro una piccola scorta di alimenti da portare a casa. La Casa-Famiglia è stata rinforzata con una nuova grata metallica, per proteggere i piccoli ospiti dai banditi evasi dalle prigioni nei giorni dell’occupazione.

Tra epidemie e violenza: il grido di un popolo

Alla crisi economica si aggiungono la violenza e la paura: ogni notte, gruppi armati saccheggiano abitazioni nei quartieri popolari, approfittando dell’impunità totale. Padre Querzani ci parla con preoccupazione anche del ritorno di gravi epidemie: oltre al colera, si sta diffondendo il “Mpox”, il vaiolo delle scimmie, che minaccia ulteriormente la salute pubblica, già compromessa.

Una Pasqua di fede e resistenza

«Che fare? Quello che si può», scrive con semplicità Padre Giovanni. «Affidiamo al Signore questa difficile situazione, chiedendo che aiuti tutti coloro che hanno il potere a riportare la Pace, condizione essenziale per ogni benessere e per ogni sviluppo umano.»

Da Panzi, da Bukavu, da questa terra ferita, arriva a tutti noi un messaggio che non è solo un saluto pasquale, ma una lezione di resilienza e dedizione. Anche quest’anno, Padre Querzani non ci parla solo con le parole, ma con l’esempio della sua presenza fedele, della sua testimonianza silenziosa e costante.

Insieme a lui, vi auguriamo una Pasqua di vera speranza.

Perché, come dice Padre Giovanni:

«Che la guerra resti inchiodata alla croce di Cristo. E ci venga accordato il supremo dono della Pace.»

✨ Continuiamo a camminare insieme

Anche tu puoi essere vicino a Padre Querzani e ai bambini di Bukavu.
Con una donazione, puoi aiutarci a garantire cure, cibo e protezione in un momento in cui la speranza ha bisogno del nostro sostegno più che mai.

👉 Sostieni i bambini di Bukavu

Ogni gesto, anche piccolo, fa la differenza.

Buona Pasqua da tutta la famiglia di Fonte di Speranza e da Padre Giovanni Querzani.

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